Codice: 978-88-98838-38-7
Autore: Liliya Radoeva Destradi
Editore: Talos edizioni
Anno: 2015
Genere: Silloge poetica, Collage a colori
Prezzo libro: 22.0 €
Prezzo PDF: 0.0 €
Nº pagine: 116
Dimensioni: 19*26cm
AcquistaTrama
"La prima parte della raccolta, “Un altro vento e teatri di vetro…”, considera i luoghi dell’abitare, un mondo surreale molto spesso testimone di microstorie di riscatto e suggerimenti di possibili fughe ora o mai più. Con il consiglio segui l’angelo fai-da-te, la seconda parte, “Le porte girevoli dell’amore”, suggerisce un arrivo in una dimensione in cui l’amore mostra una gran quantità di sfaccettature, da quello più convenzionale alla necessità di sbaragliarne le coordinate e riscoprire una modalità zingaresca della vita. L’aspetto principalmente meditativo della terza parte, “Le invasioni non sono ancora finite”, apre interessanti scorci sulla realtà sociale e politica di questo periodo così complesso e confuso. Liliya dà anche dei suggerimenti interessanti sulla sua poetica: l’artista sfiora il miracolo nel fango e ci porta senza illusioni attraverso una ricreazione disincantata della realtà quotidiana messa all’asta, che sembra inseguire il guru delle compagnie low-cost. La quarta parte, “3 bottiglie di magia al giorno”, si dipana in una dimensione immaginifica e ciclicamente ci riporta alle tematiche iniziali, suggerendo le sue soluzioni personali alla domanda su come si possa ancora vivere. Orientandosi forse verso altre dimensioni, le più disparate: la solitudine non è un mostro… mi sono già scusato di essere ancora felice. Si viene così portati verso una felicissima quinta parte, conclusione della raccolta in un cambiamento di punti di vista e inclinazioni di luce: “La luce a tempo pieno”. Anche se sembra arduo, Ezra Pound ci suggerisce che tutti i grandi cambiamenti sono semplici, tenendo presente che la luce però nasce dall’interno e il punto di non ritorno è il punto di arrivo-partenza che si riaccende continuamente e ci accomuna nell’osservazione che più in profondità è il tessuto delicato che ci tiene uniti tutti nella comunicazione extrarazionale dell’inconscio collettivo finché ci viene permesso di viaggiare questa vita". Dalla prefazione al libro di Sandro Pecchiari.